Gent.le dott.....ci scusiamo anticipatamente per il ritardo nella risposta, ma il nostro non voler rispondere non è dovuto ad inerzia della società ma al non aver niente da aggiungere a quello che Lei correttamente ha riportato nella mail di cui sotto. Purtroppo ancora ad oggi, l'autorità giudiziaria si è limitata ad emanare sentente e risoluzioni che asseriscono la natura tributaria del prelievo, ma nulla ha emanato circa la spettanza e le eventuali modalità di restituzione dell'IVA.
Nei casi in cui quest'ultima è stata restituita lo si è dovuto soltanto a seguito di una sentenza emessa dalle sedi giudiziarie preposte.
Distinti Saluti
Ancora una risposta da IdeAzioni Civiche
Caro
dott......, le replico prontamente
- a differenza di quanto ha fatto a lei, che ha aspettato la nostra
uscita sui giornali prima di rispondermi - in quanto la sua risposta
evidentemente non mi soddisfa.
Non
mi soddisfa Innanzitutto perché,
come ho scritto a lei e ai giornali, un cittadino non dovrebbe
trovare tanti ostacoli nel vedere garantito un proprio diritto. E
nella vicenda in oggetto questi ostacoli sono frapposti, prima di
tutto, dalla GESENU, che non offre nessuna informazione riguardo
questa istanza, né facilita in alcun modo il contatto con il
cittadino: si riesce solo a parlare con un call
centre,
e lì ci si ferma. Su questo punto lei però non mi risponde.
Passando
poi alla questione dal punto di vista giuridico, è veramente
indisponente questo modo di risolvere il problema: come a dire
"fatemi causa, e poi vediamo". Non dovrei ricordarle io che
fu proprio la GESENU a imporre a tutti i fruitori del servizio questa
tassazione "in forza di un tributo". In altri termini, i
cittadini hanno dovuto pagare perché
altrimenti la GESENU (e non altri
soggetti) avrebbe applicato delle sanzioni.
In ragione di ciò, è GESENU che, dopo aver erroneamente tariffato
questa tassa, deve restituirla - per poi far rivalere questo esborso
verso chi lo ha incassato in senso definitivo. Come lei sa, se offro
una prestazione ed emetto una fattura erronea (con relativo errore
nella tassazione IVA), il fruitore di quella prestazione verrà da me
a cercare rimborso, sia per quanto riguarda il compenso che ho
preteso, sia per l'IVA che ho applicato - l'IVA , cioè, non va a
reclamarla dallo Stato!
E
allora, per favore, non giochiamo trincerandoci dietro facili alibi,
o confidando nel fatto che alla fine il cittadino si stuferà di
reclamare il suo diritto - con un bel risparmio per GESENU.
Comunque,
anche la sua lettera metteremo agli atti di questa nostra vertenza,
che già domani avrà ulteriori sviluppi sui media.
Distinti
saluti,
IdeAzioni
Civiche